Metodi naturali per aiutare i nostri amici a 4 zampe – Oncologia Veterinaria

Metodi naturali per aiutare i nostri amici a 4 zampe – Oncologia Veterinaria

By Febbraio 10, 2017 News No Comments
Ospedale Veterinario H24 Montichiari

ospedale-veterinario-h-24-dott-andrisani-oncologia-veterinariaONCOLOGIA VETERINARIA

METODI NATURALI PER AIUTARE I NOSTRI AMICI A 4 ZAMPE

 

AMBULATORIO: VENERDì: 10,30-12,30    15,30-19,00

Dottor R. Andrisani

 

Nel mondo della Veterinaria l’approccio comune alle patologie oncologiche è sovrapponibile a quello utilizzato per la Medicina umana. Da molti decenni i metodi usati per combattere il cancro sono: la chirurgia; la radioterapia; la chemioterapia; da poco gli anticorpi monoclonali.

Se si interviene tempestivamente la chirurgia è senza dubbio la terapia migliore verso i tumori solidi, in questi casi la diagnosi precoce gioca un ruolo importantissimo. Se si interviene chirurgicamente prima del processo metastatico ci sono ottime possibilità di sconfiggere il cancro.

La chemioterapia e la radioterapia hanno dimostrato un‘azione anticancro molto deludente, l’azione organica devastante di queste due strade terapeutiche è di gran lunga maggiore dei pochi effetti positivi che questi producono.

Terapie nuove si sono aggiunte alle precedenti; l’uso di anticorpi monoclonali ha dato risultati molto buoni nella fase iniziale della terapia per poi diminuire fino a scemare del tutto.

Da tantissimi anni si cerca di far passare le terapie anticancro oggi in uso, come le più efficaci, in verità in questi ultimi decenni l’incidenza dei tumori è aumentata. I ricercatori e i medici ci dicono che i tempi di sopravvivenza si sono allungati, in verità dove questo è accaduto non ha cambiato molto sulla qualità della vita del malato.

Spesso il tumore viene considerato una patologia quale risultato di un’alterazione locale e che ogni tumore segua la propria strada. In verità alcuni ricercatori la pensano diversamente, essi sostengono che le modificazioni cellulari iniziali che poi porteranno alla cellula tumorale accomunano tutti i tumori.

 

COSA PROPONGO AI MIEI PAZIENTI A 4 ZAMPE

La cellula tumorale si nutre principalmente di Zuccheri e predilige un ambiente povero di Ossigeno.

Si può cercare di guarire dal cancro cercando di creare nell’organismo una serie di  condizioni che alterino l’ambiente su cui cresce il tumore.

E’ NECESSARIO AFFAMARE IL TUMORE

 

COSA FARE?

Alimentazione adeguata.

  1. Digiuno alternato
  2. Dieta anticancro
  3. Ossigenazione dei tessuti

Come supportare l’organismo che combatte contro il cancro:

  1. Anti cancro naturali
  2. Micoterapia

Innumerevoli sostanze naturali ci consentono di tenere sotto controllo il cancro o addirittura di sconfiggerlo.

 

 

QUALCHE NOTIZIA SUL TUMORE

Tumor: dal latino aumento di volume, gonfiore.

Oncos: dal greco gonfiore.

I latini dividevano il Tumor in tre gruppi: a) Tumor propter naturam, (l’infiammazione); b) Tumor secundum naturam (gravidanza); c) Tumor contro naturam (il tumore come lo intendiamo oggi).

Cancro (Karkinos): E’ il medico greco che utilizza per la prima volta il termine carcinoma, la cui origine etimologica è granchio (dal greco karkinos), poiché, proprio come l’animale, divora i tessuti con una morsa dolorosa e acuta

Neoplasia: nuova formazione.

Il tumore oggi evoca (a ragione) grande paura, nei nostri dialoghi quando facciamo riferimento al tumore evitiamo persino di nominarlo, usiamo termini diversi, ad es. “Una brutta malattia”.

I tumori originano da una sola cellula. Quando nella cellula si creano danni a carico dei geni di struttura la cellula inizia a riprodursi senza alcun controllo.

Le cellule tumorali creano un tessuto nuovo, generano nuovi vasi sanguigni e si diffondono in tutto l’organismo (metastasi).

L’oncologia ha origini remote, il primo scritto riguardante un caso di tumore risale alla medicina egizia, nell’antico papiro di Kahun (1850 a.C.) viene riportata la descrizione di un cancro dell’utero.

Il tumore è un problema molto antico. I dinosauri soffrivano di tumore? Il team di Rothschild ha girato per il Nord America con una macchina per raggi X portatile, effettuando scansioni di 10.000 vertebre di dinosauro appartenenti a 700 esemplari di vari musei. Gli scienziati hanno esaminato dinosauri ben noti, come stegosauri, triceratopi e tirannosauri. Solo uno dei gruppi – gli adrosauri, o “dinosauri a becco d’anatra” – soffriva di cancro. I ricercatori hanno scoperto 29 tumori nelle ossa di 97 esemplari di questo gruppo di erbivori del Cretaceo, vissuto circa 70 milioni di anni fa. Che i dinosauri potessero sviluppare tumori era già stato ipotizzato in precedenza, ma questo è il primo studio su larga scala che si occupa dell’argomento. Gli scienziati hanno anche scoperto che alcune ossa, in passato ritenute cancerogene, presentavano soltanto fratture mal guarite. Non è certo che cosa faceva ammalare gli adrosauri, anche se Rothschild nota che si cibavano di conifere, ricche di sostanze chimiche carcinogene. La struttura delle loro ossa indica inoltre che fossero animali a sangue caldo, il che potrebbe aver aumentato il rischio di cancro.

(da Le Scienze ottobre 2003)